Jessica Jones: un noir targato Marvel e firmato Netflix
Tempo fa decisi di eliminare completamente la televisione dalla mia vita, colpevole di essere troppo dispersiva. Quando mi prendo del tempo per vivere un film, o una serie tv, sono consapevole di quanto preziosa sia quella libertà. Non ho certo voglia di sprecarlo con pubblicità, televendite, promozioni, programmi scadenti e finto giornalismo dei nostri tempi.
Il cinema è arte, e come tale merita di essere trattato. Guardare un film non significa osservare immagini animate in uno schermo, ma vivere un’esperienza. Quando guardo un film voglio provare empatia per i personaggi, fascino per la storia e le ambientazioni. Non voglio di certo essere interrotto ogni 10 minuti per sapere cosa vuole da mangiare il mio gatto, o perché dovrei scegliere la carta igienica con il disegnino dell’alberello.
Quando leggo un romanzo voglio sentire le stesse sensazioni: concentrazione, empatia e rispetto per l’arte.
Per questi motivi, l’unica soluzione possibile è la TV on demand, oppure l’internet tv. Si, lo so, tanto il canone RAI lo si paga comunque, ma sono abbastanza idealista da credere che, se tutti affrontiamo le scelte corrette, prima o poi l’evidenza sarà innegabile.
Polemiche a parte, tra le tante opzioni da cui attingo, Netflix si è dimostrata in grado di sfornare alcuni dei prodotti migliori del panorama televisivo attuale.
Netlfix e Marvel
Il probabilissimo duo ha dato conferma, sin dagli albori, di avere una visione chiara della direzione da prendere. La capacità di scegliere gli show runner giusti per ogni serie ha premiato tutti, soprattutto gli spettatori, che possono vivere l’esperienza di un universo espanso, con occhi ogni volta diversi. Malgrado qualche flop ci sia stato (vedi la prima stagione della serie su Iron Fist) in generale stiamo parlando di un’operazione commerciale che ha fatto centro!
Sicuramente la Marvel ha cominciato quello che per molti poteva essere solo un sogno, e per altri un incubo. Molte persone non amano l’andazzo cinematografico odierno, con super produzioni basate su storie di fumetti. La serie su Jessica Jones per alcuni, quelli che non odiano visceralmente il mondo della carta disegnata, potrebbe essere un’ancora di salvezza. Una storia che può essere semplicemente una storia, dai risvolti più concreti e dai temi un po’ più controversi. Consci che con tutta probabilità non vedremo mai l’investigatrice della Marvel sul grande schermo, tiriamo un sospiro di sollievo. Lo stesso Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, lo afferma in un’intervista, che potete leggere per intero qui.
Jessica Jones
Premetto che in questo articolo, come specifica il titolo, voglio parlare solo ed esclusivamente della serie Netflix, senza prendere in considerazione le conosciute differenze con il fumetto; quindi, puristi del comic, perdonatemi!
Tra i vari eroi Marvel del Cinematic Universe, un volto umano è sicuramente quello di Jessica Jones. Investigatore privato, dotata di una forza superiore alla media. L’investigatrice di New York City non si presenta certo con una calzamaglia a stelle e strisce. Jessica possiamo accomunarla alla figura dell’antieroe, con una incredibile sfilza di difetti, e pochi pregi. Sono i suoi latitanti lati positivi tuttavia a fare la differenza al momento giusto. Di certo lo storico personaggio di casa Marvel è un portabandiera del genere femminile, soprattutto in un periodo come questo, dove ancora si discute tantissimo, purtroppo, di violenza sulle donne.
Si può dire infatti che tra i temi principali della serie ci sia un occhio di gran riguardo per quel che concerne gli abusi. Il grande antagonista, la nemesi, il villain di Jessica è Killgrave (o uomo porpora). Purple Man è viziato, abituato ad ottenere subito ciò che vuole, grazie al suo grande potere: il controllo della mente, ma anche traumatizzato a sua volta da un passato di abusi. La sua ossessione per Jessica l’ha portato ad imporsi su di lei, obbligandola a soddisfare i suoi capricci, sessuali e non. Il trauma generato nella donna è profondo, e… evitiamo gli spoiler.
Alias Investigations, un noir moderno
Possiamo dire che il grande merito di Netflix sia stato quello di eliminare quella patina eccessivamente buonista dei prodotti Marvel. Jessica Jones è una serie che ha un potenziale enorme, potrebbe essere quel legame tra il mondo reale e i prodotti Marvel, grazie proprio al carattere della protagonista. Jessica è molto più vicina ad un essere umano, che ad un super eroe. Il taglio da pellicola neo-noir si nota nell’utilizzo di un filtro più scuro, un’ambientazione fredda e fumosa, e una fotografia a volte più statica, a volte più dinamica. Non da meno è l’interpretazione dell’attrice Krysten Ritter, che convince soprattutto grazie al suo sguardo torvo, e alla sua espressività in situazioni ironiche o tragicomiche. Sguardo da dura, corazza impenetrabile, sempre combattuta tra quello che andrebbe fatto, e quello che vorrebbe fare, ironica come il Philip Marlowe di Chandler e strafottente come il John McClane di Bruce Willies in Die Hard. Dall’altro lato della medaglia troviamo una donna abusata, che ha perso tutto quello che aveva, e il cui fiuto la vuole lontano dai guai, ma la sua morale le impedisce di voltare le spalle. il tutto ovviamente in una versione femminile, in un contesto moderno.
L’impegno di Jessica è la Alias Investigations, la classica agenzia di investigazione. Un piccolo appartamento scadente in una palazzina fatiscente, ubicata in una strada qualsiasi di un quartieraccio (immaginario) di New York. Ma l’immaginario di Jessica Jones prende a piene mani dal romanzo americano moderno, nonché dalle detective stories più classiche. Lettere maiuscole campeggiano sulla porta d’ingresso con vetro opaco, scrivania e accoglienza nella sala principale, e camera da letto affianco. Il tutto condito da una patina romanticamente scadente.
Non voglio assolutamente dire che Jessica Jones sia un noir o un giallo vero e proprio, ma il prodotto di Netflix potrebbe anche congiungere i mangiatori di noir e thriller con il mondo dei cinecomics, in una serie che forse avrebbe meritato più budget, e una sceneggiatura un po’ più indipendente. Ma siamo solo all’inizio, e Netflix ha ormai confermato che si vuole slegare dai concetti classici di show televisivi, non dovendo accontentare orari, fasce protette e censura. Quindi attendiamo la seconda stagione, il trailer qui sotto.
https://www.youtube.com/watch?v=QK_iX5cPDhE