La ‘trilogia marsigliese’ di Jean-Claude Izzo
Quando la morte si porta via un artista nel fiore dei suoi anni, quello che rimane è sempre un grande rimpianto per tutte le opere che lo stesso avrebbe potuto ancora creare. Jean-Claude Izzo ha lasciato al mondo solo una manciata di romanzi, prima di uscire sconfitto dalla lotta contro il cancro, a soli 45 anni. La sua prematura scomparsa non gli ha però impedito di pubblicare cinque romanzi, uno più valido dell’altro, con i quali lo scrittore francese di chiare origini italiane è entrato nei cuori dei lettori di tutto il mondo, incantando anche la critica.
Marinai Perduti è un romanzo poetico, delicato, evocativo e malinconico; Il sole dei morenti è struggente, disperato. Due perle assolute che non devono mancare nella libreria di ogni buon lettore. Ma è soprattutto con la trilogia marsigliese che Izzo si è imposto come uno degli autori europei più talentuosi degli anni ’90, nonché un rigeneratore del noir europeo.
LA TRILOGIA MARSIGLIESE – Composta dai tre romanzi Casino Totale, Chourmo e Solea, la trilogia marsigliese vede come protagonista Fabio Montale, un disilluso e romantico poliziotto di origini italiane – proprio come il suo creatore – che si muove per le strade di una Marsiglia pericolosa, malfamata, ma terribilmente affascinante e ricca di cultura. La trilogia è un caleidoscopio di temi, motivi e riflessioni che rendono i tre romanzi assolutamente autentici e ricchi di passione: l’amore, la morte, il senso del dovere, l’amicizia, l’immigrazione, il disagio giovanile, la criminalità organizzata. Questi sono solo alcuni dei temi affrontati magistralmente da Izzo, la cui prosa secca, tagliente e molto cinica rende la pietanza ancora più ricca e gustosa. Le indagini di Montale si snodano sullo sfondo di una Marsiglia meravigliosa, in tutti i suoi problemi e contraddizioni, per la quale il protagonista – così come l’autore – nutre un amore viscerale, travolgente.
A MUST READ – La trilogia marsigliese rappresenta una lettura obbligata per tutti gli amanti del genere, imprescindibile pietra miliare di quello che viene comunemente chiamato noir mediterraneo. Al di là delle definizioni di genere, i romanzi di Izzo non si limitano ad essere delle storie poliziesche: l’intreccio e le indagini sono solo una parte di qualcosa di più complesso, un pretesto per spingere il lettore verso temi e messaggi più profondi. Proprio quello che abbiamo tentato di fare con Westville. Quello che, in fondo, rende un romanzo noir qualcosa di più che una semplice storia di sbirri e malavita.